Rassegna stampa – settembre 2025
Pubblicato il 30/09/2025 - Marco Chinaia
Amundi: “Dazi e dati economici USA, come hanno influenzato la view sull’economia americana?”.
Al link amundi.it il podcast completo.
State Street: “One index offers US exceptionalism, mid-cap potential, and sustainability”.
Le società a media capitalizzazione statunitensi sembrano destinate a beneficiare dei tassi di interesse statunitensi più bassi e della crescente domanda di esposizione nazionale causata dalle preoccupazioni sui dazi. Il nuovo ETF di State Street Investment Management offre una strategia di investimento sostenibile in questo mercato interessante.
Al link ssga.com l’analisi completa.
HANetf: “Nuclear Energy – why uranium is back in favour”.
Fin dal suo inizio, a metà del XX secolo, è stato chiaro che questa tecnologia avrebbe potuto rivoluzionare il mix energetico globale. Ma il percorso è stato accidentato: i gravi disastri di Chernobyl e Fukushima hanno fatto regredire i tassi di adozione di decenni e sollevato interrogativi sulla sicurezza, l'impatto ambientale e l'affidabilità del nucleare.Ora, questa tendenza si sta rapidamente invertendo. Il Giappone ha riavviato 14 reattori nucleari da quando li ha spenti tutti dopo l'incidente del 2011, e Paesi storicamente contrari al nucleare – come la Germania – hanno ammorbidito, o addirittura cambiato completamente, la loro posizione.
A un certo punto, la situazione è cambiata. L'opinione pubblica sul nucleare è diventata più favorevole: cosa è successo?
Al link hanetf.com l’analisi completa.
JPMorgan: “What’s the Fed’s next move?”.
In linea con le aspettative del mercato, la Fed ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base (bp) nella sua recente riunione di settembre, portando il tasso sui fondi al 4,0-4,25%. Si è trattato del primo taglio dei tassi in nove mesi, avvenuto sulla scia di un rapporto sull'occupazione di agosto più debole del previsto.
Sono previsti ulteriori tagli dei tassi e quale sarà l'impatto sulle performance economiche e di mercato?
Al link jpmorgan.com l’analisi completa.
Goldman Sachs: “Europe Needs $3.5 Trillion of Power Investment Through 2035”.
Dopo 15 anni di calo della domanda, la domanda di energia in Europa è destinata a crescere di nuovo, trainata dall'elettrificazione diffusa e da nuovi settori come i veicoli elettrici e i data center. Goldman Sachs Research stima che nei prossimi 10 anni saranno necessari investimenti nel settore energetico per un valore di circa 3,5 trilioni di dollari (3 trilioni di euro) per ridurre il rischio di una crisi energetica europea.
Al link goldmansachs.com il podcast completo.
Morgan Stanley: “Will the Fed End the Party?”.
Nonostante gli ampi deficit, la forte crescita delle spese in conto capitale e un contesto normativo più accomodante, la Fed sembra pronta a tagliare ulteriormente i tassi per sostenere il rallentamento del mercato del lavoro. Ciò potrebbe creare le premesse per un livello di assunzione di rischio da parte delle aziende mai visto dagli anni '90.
Al link morganstanley.com l’analisi completa.
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